Passeggiata della morte fra storia e leggenda: i fantasmi di Roma

#SegretidiRoma

di Rosanna Pilolli 08/06/2016 CULTURA E SOCIETÀ
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Un “Tour della Morte” tra i più famosi fantasmi. Che è possibile incontrare o immaginare durante una passeggiata nel cuore di Roma.. Da piazza Farnese a Piazza Navona fino a Castel S.Angelo tra le anime inquiete del Conte di Cagliostro, di Beatrice Cenci, di Donna Olimpia Panphilij e di Vannozza Cattanei  amante di Rodrigo Borgia, il papa Alessandro VI. 

Cagliostro che in realtà si chiamava Giuseppe Balsamo è stato un famoso avventuriero, appassionato di esoterismo e di alchimia condannato dalla Chiesa di Roma per eresia e rinchiuso a vita nella Fortezza di S.Leo nel 1791 nonostante il dichiarato pentimento. La sede di apparizione è la piazza Farnese legata alla Francia e per lui alla celebre truffa della collana della Regina Maria Antonietta. 

Il fantasma  disperato di Beatrice Cenci si mostra alla pietà dei romani al crepuscolo dell’11 settembre data della sua esecuzione nel 1577 davanti a Castel S.Angelo.. La giovanissima Beatrice seviziata e violentata dal padre anche davanti alla moglie di lui, non resse allo strazio che sebbene denunciato al Papa, non aveva trovato giustizia. Ormai senza speranza insieme ai suoi fratelli Bernardo e Giacomo uccise il padre conficcandogli un gancio in un occhio e uno alla gola. La sua storia e la sua giovanissima bellezza ispirarono in seguito scrittori e poeti. Seppellita in S.Pietro in Montorio non ebbe pace nemmeno da morta. La sua tomba fu distrutta dai soldati francesi durante la Repubblica giacobina e disperse al vento.

A Piazza Pasquino dietro Piazza Navona, donna Olimpia Panphilj detta la Pimpaccia ha scelto uno dei luoghi delle sue molte apparizioni nella città. Accanto al suo diffamatore abituale, Pasquino, la statua parlante che su di lei diceva:” Chi dice donna dice danno- chi dice femmina dice malanno- chi dice Olimpia Maidalchina dice donna, danno e rovina”. In realtà donna Olimpia era una donna di potere e per questo malvista dai romani. Il suo regno accanto al cognato papa Innocenzo X Pamphilij durò incontrastato fino alla morte di lui. Fu indubbiamente una donna in gamba, intelligente e scaltra che pagò con una fama nera le sue qualità in un secolo, il 1600 che non le incoraggiava affatto.

E infine il Vicolo del Gallo a pochi passi da Campo de’Fiori l’ombra penitente di Vannozza Cattanei, vissuta a metà del 1400 come“moglie” di Rodrigo Borgia, il papa Alessandro VI e madre dei suoi figli. Nonostante la vita ritenuta peccaminosa, e poi scontata con anni di rigida penitenza la bella e tranquilla Vannozza porta il suo fantasma malinconico nel luogo dove sorgeva la “Locanda della Vacca” sua proprietà in gioventù e luogo del suo incontro fatale.


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